ANDREA AGLIETTO
Andrea Aglietto (“Drin”), nacque ad Arenzano nel 1888. Trasferito a Savona lavorò all'Ilva come operaio, aderendo giovanissimo al movimento socialista. Nel 1920 fu eletto consigliere comunale ed assessore alla Pubblica Istruzione nella prima giunta socialista di Savona, guidata dal Sindaco Mario Accomasso. Nelle fila del PSI si collocò , a fianco di Giacinto Menotti Serrati , sulla posizione dei “terzinternazionalisti”, che nel 1924 aderirono al PCI.
Antifascista convinto fu perseguitato dal Regime e condannato a 10 anni di carcere dal Tribunale Speciale.
Successivamente fu inviato al confino: tornò a Savona durante la Resistenza ed al 25 Aprile fu nominato dal CLN, Sindaco della Città. Confermato dalle elezioni del Marzo 1946 e successivamente da quelle del 1951, si dimise nel 1953.
Fu il Sindaco della ricostruzione di Savona dalle macerie della guerra e, per questo motivo, ricordiamo un passaggio del suo discorso tenuto in Consiglio Comunale il 12 Settembre 1953, nel momento del passaggio delle consegne al suo successore Amilcare Lunardelli:
“Il popolo savonese ha saputo rapidamente sollevarsi dalle più gravi rovine materiali e morali nonostante le avversità rinascenti. Frutto questo dell'unione che la popolazione savonese ha saputo realizzare, nonostante tutto, attorno ai fondamentali interessi della nostra Città. A questa unione ho dedicato le mie forze, ben sapendo che in essa risiede la premessa per ogni successo”.
Aglietto rimase molto attivo nella politica savonese , fino alla morte avvenuta nel 1965, rappresentandone un'anima nobile, collocata al di sopra delle divisioni dovute alla lotta politica quotidiana, mirando sempre agli alti ideali del socialismo e dell'antifascismo.
A lui è dedicata la via traversa di Corso Ricci, su cui si affacciano le antiche “Case Operaie”.